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Benvenuti a tutti sullo spazio dedicato agli studenti di Mediazione Linguistica offerto dal COLLETTIVO NO PASARAN.
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domenica 26 ottobre 2008

Martedì e mercoledì autoformazione e notte bianca

MARTEDì H. 16.30 AULA T8 - DIBATTITO IN UNIVERSITA',

prima tappa di un percorso collettivo per costruire insieme la libera università

Chiudiamo le porte all'università dei baroni e a quella delle aziende,

per riaprirle a quella dell'autoformazione del sapere utile.


La nostra generazione è meticcia è metropolitana, l'unica intolleranza quella verso i razzisti


Nel clima di forte intolleranza che si sta manifestando in tutta Italia negli ultimi mesi, con una lunga serie di attacchi, pestaggi e discriminazioni nei confronti dei migranti da parte di cittadini razzisti e ignoranti e delle forze dell'ordine, recente è la mozione della Lega sulle cosiddette "Classi-Ponte" proposta e approvata alla Camera con 256 sì, 246 no e un astenuto.
E' chiaro come questo sia l'ennesimo atto di razzismo oltre che l'ennesimo tentativo di instaurare un clima di paura e insicurezza, inserito in una lunga serie di decreti e "pacchetti" che non hanno fatto altro che rendere la vita dei migranti ancor più insostenibile.
Se da una parte si punta a mantenere i migranti in uno stato di clandestinità e ricattabilità, dall'altro vengono diffuse e fomentate insicurezza e ignoranza, producendo la discriminazione, la paura e la violenza di cui si fanno garanti l'esercito nelle piazze e le forze dell'ordine, spesso in prima fila tra i protagonisti di questi episodi di violenza come è accaduto poche settimane fa a Parma.
Nonostante subito sia uscito un dibattito acceso con forti accuse di razzismo e ghettizzazione, da destra e sinistra, ci ricordiamo bene come quelli che ora fanno dichiarazioni perbeniste parlando di integrazione e antirazzismo, siano gli stessi che pochi mesi fa erano in prima linea nella proposta celata come antidoto securitario al bullismo e alla delinquenza di prendere a tutti i bambini rom le impronte digitali.
Noi non siamo per una società dove il modello sia quello di un' integrazione dove l'unica prospettiva sono l'assorbimento e la sussunzione di altri soggetti.
Non siamo per seguire l'esempio di paesi come la Francia, investiti dal postcolonialismo, le cui politiche di esclusione portano ciclicamente all'esplosione violenta e rabbiosa di una sofferenza masticata da generazioni.

Siamo per lo scambio, l'ibridazione, la reciprocità. Siamo per la società meticcia di cui l'Italia sembra si sia accorta solo ora, dopo la forte affermazione di soggettività che c'è stata da parte dei ragazzi di seconda generazione: affermazione della propria nuova anomala identità per nuove generazioni di giovani cittadini italiani uguali a tutti i loro coetanei nell'accesso ai diritti e differenti solo in quanto portatori di una ricchezza portata attraverso i molti mondi e le diverse culture d'origine delle rispettive famiglie e dei rispettivi network comunitari di queste.


"La città è nostra e non dei razzisti, il presente e il futuro ci appartengono, i clandestini sono i razzisti e le loro politiche. Ora basta, razzismo stop"

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