lunedì 17 novembre 2008
Roma, 14 novembre 2008.... L'Onda si Fa Mareggiata!
"Prepareremo la grande mareggiata per assediare questo governo", dicono gli studenti, che dalla Sapienza si sono mossi per arrivare al concentramento in P.zza della Repubblica. "L’obiettivo lanciato ormai da una settimana", continuano gli studenti, "è quello di accerchiare Palazzo Chigi, per garantire la libertà di espressione sotto i palazzi della decisione politica che noi stiamo mettendo in crisi".
In testa ai sette cordoni del corteo delle protezioni di gommapiuma a forma di libri a simboleggiare che l’autonomia dei saperi, la difesa dell’Università, è una forma di protezione che il corteo si da contro l’idiozia di questo governo nella giornata in cui verrà assediato, spiegano dal corteo.
Durante il corteo da un palazzo di Corso Cavour è stato srotolato dagli attivisti di Horus, uno spazio sociale sgomberato il 21 ottobre scorso a Roma, uno striscione di 8 metri per 4 con la scritta "Libertà per gli spazi sociali".
Arrivati su largo Argentina, dopo piazza Venezia, il corteo degli studenti si è diviso in spezzoni che hanno iniziato a percorrere i vicoli che portano al Senato e a P.zza Montecitorio, presidiati dalle forze dell’ordine.
Al grido "Noi non abbiamo paura" e "Siamo tutti antifascisti", grazie ai cordoni formati dagli studenti di fronte alle forze dell’ordine, in migliaia sono riusciti ad entrare in P.zza Montecitorio. Dopo l’assedio a Montecitorio l’onda incontrollabile ha proseguito bloccando la viabilità delle strade centrali della capitale.
Domani e dopodomani si svolgerà una due giorni di assemblea nazionale attorno alle tematiche dell’autoriforma dell’università.
Report dei due giorni di Assemblea alla Sapienza Occupata
L'Onda Anomala parte da Milano
Centinaia di studenti, come preannunciato da giorni, hanno assediato la Stazione Centrale di Milano dalle ore 15.00 di oggi per affermare il diritto alla mobilità e per garantirsi la possibilità di arrivare a Roma per il corteo "No Gelmini". Così è stato: in centinaia sono riusciti a partire, nonostante la non disponibilità di Trenitalia ad aprire una trattativa.
A questo proposito, una delle parole d’ordine di oggi è stata una semplice equazione: "TRENITALIA sta alle FERROVIE DELLO STATO come le FONDAZIONI private stanno all’UNIVERSITA’". Infatti, per tutto il pomeriggio la Stazione è stata bloccata a causa delle politiche applicate dall’Azienda ferroviaria, che pur di non far partire gli studenti, ha recato enormi disagi ai viaggiatori in arrivo e in partenza.
In stazione non sono mancati momenti di tensione, visto l’imponente schieramento di forze dell’ordine a chiudere ogni accesso ai binari con cordoni e transenne. Nel corso del pomeriggio, intorno alle ore 17.00, si è svolta, sempre in stazione, una lezione-incontro con Moni Ovadia, che ha portato la sua solidarietà chiedendo di far partire l’onda anomala, per raggiungere Roma contro questa ‘finta riforma che vuole distruggere l’università e il sapere pubblico’.
Dopo numerose ore l’onda anomala è riuscita a garantirsi un treno per andare a Roma e alle 22.15 è partita da Milano!
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