Nell'era della globalizzazione, della circolazione ininterrotta di merci ma anche e soprattutto di persone, ci si barrica dietro un presupposto senso di identità e appartenenza, terrorizzati dalla contaminazione.
Una contaminazione che però c'è ed è quotidiana, caratterizzante in ogni tratto le nostre metropoli, dove meticci sono ormai i tram, le aule scolastiche, le strade...
Ed è allora a partire da qui, dalle metropoli, che si pone forte l'interrogativo su quale sia, oggi, il senso della parola "identità" intesa nella sua accezione collettiva, su come si faccia a ricondurre ad un'unica dimensione culturale la moltitudine di usi, costumi, tradizioni, percorsi e vite che si intrecciano nella metropoli, modificandosi ulteriormente tra loro... o ancora su dove ricollocare ragazzi/e dalle origini più lontane, nati e/o cresciuti in Italia, che rivendicano una soggettività propria, slegata sia da quella dei loro genitori che da quella italiana, una soggettività mutante dove ogni appartenenza è qualcosa di fittizio. Ragazzi/e che con un termine imperfetto si potrebbero definire di 2^ o 3^ generazione e che pure sfuggono anche a questa definizione, rifiutando il limbo di non-soggettività che, per esempio ha portato all'esplosione delle banlieu francesi.
Forse, l'unica identità di cui si può parlare è quella di esseri umani, l'unica cittadinanza quella dei diritti; perchè oltre siamo un'unità frantumata in mille facce, storie ed esperienze diverse, ognuna costituente di un pezzetto di società, ognuna continuamente in movimento, ognuna in costante mutazione. Ognuna bastarda.
Bene, vogliamo analizzare queste sfaccettature, vogliamo farlo attraverso l'università, attraverso gli strumenti che un corso come quello di mediazione ci dà, ma vogliamo andare anche oltre: vogliamo stare dentro a Milano, alla città meticcia delle politiche securitarie, che ghettizza e chiude le moschee per esplodere invece di persone e di colori quando grida la sua indignazione di fronte all'omicidio di Abba, il suo rifiuto di ogni forma di razzismo.
Per questo abbiamo pensato ad un corso di autoformazione, un laboratorio costruito da studenti e professori insieme, abolendo la dinamica della lezione frontale per ricercare ed inchiestare invece sul territorio, costruendo a partire da noi un'università libera, non chiusa nelle sue aule e nel suo mercato dei crediti, ma aperta alla città ed al presente.
MODULO A - Ridefinizione del lessico:
MERCOLEDI' 25 FEBBRAIO h. 12.30/14.30 - La cittadinanza identitaria nella condizione postcoloniale (modello inglese, francese e paragone con l'Italia) - prof. Vivan
LUNEDI' 2 MARZO h.12.30/14.30 aula P.10 - Integrazione o Transculturalitá? I limiti valicati delle categorie di identificazione - prof. De benedittis
LUNEDI' 9 MARZO h.12.30/14.30 aula P.10 - Fortezza Europa:leggi statali ed europee sui flussi migratori -
LUNEDI' 16 MARZO h.12.30/14.30 aula P.10 - Classi-Ponte: aspetto linguistico, sociale e pedagogico - prof. Vai, prof. Calvi
LUNEDI' 23 MARZO h.12.30/14.30 aula P.10 - Identità in transito - prof. Natali
LUNEDI' 30 MARZO h.12.30/14.30 aula P.10 - Momento conclusivo e riassuntivo.
MODULO B - Aspetto pratico: prof. De Benedittis
TUTTI I MERCOLEDI' dall'8 APRILE al 6 MAGGIO:
L'aspetto pratico si configura come un lavoro di gruppo: dopo una lezione teorica su come strutturare un'inchiesta e quindi un'intervista, i partecipanti dovranno interagire col territorio relazionandosi direttamente con le realt´migranti.
Le informazioni raccolte verranno poi analizzate in gruppo e sviluppate in un elaborato che costituirá la conclusione del corso.
1.Spiegazione teorico-pratica dei diversi metodi di indagine sul territorio con particolare attenzione alla produzione di un'intervista
2.Interviste dirette ai migranti > prendendo una situazione campione come quella della comunità migrante di via Padova (attraverso ass. Villa Pallavicini ? )
3.Analisi delle interviste con divisione in gruppi di lavoro per i diversi aspetti trattati: socialità, lavoro, cittadinanza, etc...
4.Stesura di un elaborato finale che riunisce l'analisi prodotta da tutti i gruppi di lavoro.
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